Impianto di riscaldamento a Trento e provincia
Indice
- Cos'è un impianto di riscaldamento?
- Da cosa è composto un impianto di riscaldamento?
- Tipi di impianto di riscaldamento
- Impianto di riscaldamento a Trento: affidati a Studio Boni Maurizio
Un impianto di riscaldamento è un sistema che permette di regolare la temperatura degli ambienti interni di un edificio, di una struttura o delle singole stanze di un'abitazione. Esistono diversi tipi di impianti di riscaldamento, che si differenziano tra loro per il combustibile utilizzato, il mezzo di trasporto del calore, il tipo di generatore e di emettitore. L'impianto di riscaldamento non solo deve garantire il comfort e il benessere termico di chi vive gli ambienti interni, ma deve anche soddisfare le importanti necessità di risparmio energetico e della riduzione delle emissioni inquinanti.
Cos'è un impianto di riscaldamento?
L'impianto di riscaldamento è un impianto termico destinato alla produzione di calore per la climatizzazione invernale ed è costituito da diverse componenti,
ciascuna delle quali riveste un ruolo determinate per il suo corretto funzionamento:
• b>Generatore di calore: è l'elemento centrale di un impianto di riscaldamento perché si tratta di un dispositivo finalizzato alla produzione del calore;
• Rete di distribuzione: composta da tubature, ha il compito di trasportare il fluido, nella maggior parte dei casi acqua calda, dal generatore di calore ai terminali dell'impianto di riscaldamento;
• Terminali: nonché la parte finale dell'impianto di riscaldamento, queste componenti permettono di riscaldare gli ambienti interni dell'abitazione o della struttura diffondendo il calore.
Gli elementi sopra elencati possono differire per il tipo di combustibile che li alimenta, come nel caso del generatore di calore, o per il tipo di materiale e caratteristiche, come nel caso della rete di distribuzione e dei terminali.
Questo significa che per una struttura o per la propria abitazione è possibile optare per diversi tipi di impianto di riscaldamento.
Non esiste una tipologia di impianto migliore in assoluto: questo perché la scelta dell'impianto di riscaldamento dipende esclusivamente dalle proprie esigenze e dalle caratteristiche della costruzione
su cui lo si vuole installare.
Da cosa è composto un impianto di riscaldamento?
Come solamente accennato in precedenza, l'impianto di riscaldamento è composto da tre elementi fondamentali: il generatore di calore, la rete di distribuzione e i terminali.
Impianto di riscaldamento: generatore di calore
Il generatore di calore di un impianto di riscaldamento è un dispositivo progettato per produrre calore e trasferirlo negli spazi abitativi o lavorativi, con lo scopo di assicurare un comfort termico adeguato.
Il generatore di calore è alimentato da un combustibile solitamente fossile, come può essere il gas metano, GPL, gasolio, o rinnovabile e si trova in locali appositi dell'edificio, più precisamente nella centrale termica.
Lo studio e la progettazione necessari per stabilire dove posizionare il generatore di calore all'interno di edifici civili o industriali devono rispettare le normative nazionali e comunitarie,
poiché si tratta di ambienti a rischio di esplosioni dovute, appunto, alla presenza di combustibili.
Il generatore di calore, più comunemente conosciuto come caldaia, è alimentato da un combustibile che, bruciando,
produce energia termica destinata al riscaldamento dell'acqua presente all'interno dell'impianto di riscaldamento.
L'acqua, infine, attraverso la rete di distribuzione, giunge ai terminali dell'impianto per essere distribuita nell'ambiente interno da riscaldare.
Come solamente accennato in precedenza, il generatore di calore può essere alimentato attraverso diversi tipi di combustibili, più precisamente a gas metano, a gasolio e a GPL.
Generatore di calore a gas metano
L'impiego del generatore di calore a gas metano avviene soprattutto per il riscaldamento centralizzato degli edifici, per la produzione di acqua calda degli edifici civili,
per l'alimentazione di forni, cucine, inceneritori e lavanderie.
Le norme vigenti per la prevenzione incendi stabiliscono che il generatore di calore non può essere collocato all'interno di spazi abitati,
ma deve essere installato in strutture con determinate caratteristiche di resistenza al fuoco e in locali con sufficiente aerazione naturale.
Questo tipo di strutture, infatti, è meglio che siano situate fuori terra, in una costruzione isolata oppure in un locale tecnico appartenente ad un altro edificio.
Generatore di calore a gasolio
Il generatore di calore a gasolio rappresenta un'alternativa a quello a gas metano, poiché viene impiegato per le stesse funzioni,
e quindi per la climatizzazione invernale di edifici e abitazioni e per la produzione centralizzata di acqua calda, oltre che a soddisfare le richieste di alimentazione degli stessi macchinari utilizzati a livello domestico e professionale.
Di conseguenza, anche la centrale termica che ospita un generatore di calore a gasolio rientra nella categoria di ambiente a maggior rischio di incendio.
Per questo è fondamentale che il processo d'installazione del generatore rispetti specifiche norme di sicurezza.
Il generatore di calore a gasolio, infatti, può essere installato all'esterno dell'edificio, con una struttura adeguata a proteggerlo dagli agenti atmosferici o inserito in un locale esterno appositamente
realizzato con materiali incombustibili, o all'interno dell'edificio, a condizione che il locale che lo ospita abbia una parete confinante con uno spazio scoperto all'esterno.
Generatore di calore a GPL
Il funzionamento di un generatore di calore a GPL è simile a quello di un generatore di calore a metano, con la differenza che il GPL, essendo un gas derivante dal petrolio e quindi non proveniente da una rete di distribuzione sotterranea,
viene immagazzinato in bombole o serbatoi esterni.
Per questo un generatore di calore a GPL richiede necessarie precauzioni, come la verifica periodica della pressione e il controllo della quantità di gas nella bombola o nel serbatoio.
Per quanto riguarda la centrale termica di un generatore di calore a GPL, essa non può essere interrata per motivi di sicurezza e normativa.
Il GPL, infatti, avendo una densità maggiore rispetto all'aria, tende ad accumularsi verso il basso e, se interrato, farebbe fatica a disperdersi nell'aria aumentando il rischio di possibili incendi ed esplosioni.
Per questo, la centrale termica a GPL deve essere ubicata in una zona ben aerata e distante da fonti di calore o scintille, dotata di sistemi di rilevamento e spegnimento delle fughe,
di valvole di sicurezza e di dispositivi di ventilazione forzata.
Pompa di calore
La pompa di calore è un generatore di calore che sfrutta il calore presente in natura per il riscaldamento degli ambienti interni.
Il compito principale delle pompe di calore, infatti, è quello di convertire l'energia ambientale proveniente dal suolo, dall'acqua o dall'aria, in calore per l'impianto di riscaldamento.
Questo fa delle pompe di calore una tecnologia tra le più ecologiche e convenienti, assicurando al contempo il massimo comfort.
La pompa di calore ad aria funziona per mezzo di ventole che immettono ed espellono l'aria, oltre che di un evaporatore, un compressore e un liquido refrigerante.
Il liquido refrigerante circola nei tubi della pompa di calore ad aria.
L'aria immessa dalla ventola ha una temperatura maggiore di quella del liquido refrigerante, che così si scalda ed evapora grazie al suo basso punto di ebollizione.
Il vapore arriva al compressore, dove scalda l’aria del circuito di riscaldamento, che viene utilizzata per regolare il comfort termico degli ambienti interni.
Ci sono diverse tipologie di pompa di calore, che si differenziano per il tipo di energia ambientale che viene utilizzata per produrre calore.
Le pompe di calore ad aria, ovviamente, sfruttano l'energia termica dell'aria proveniente dall'esterno e si differenziano a loro volta in due categorie:
• Pompa di calore aria-aria: sfrutta il compressore per trasformare l'energia termica dell'aria esterna in correnti di aria calda che riscaldano gli spazi domestici.
• Pompa di calore aria-acqua: oltre a riscaldare l'ambiente, permette di ottenere anche acqua calda da utilizzare a scopo sanitario.
Come per la pompa di calore aria-aria, anche in questa tipologia il calore viene prodotto sottraendo l'energia termica all'aria dell'ambiente esterno,
che in questo caso, però, viene utilizzata per riscaldare l'acqua che circola nei radiatori.
Impianto di riscaldamento: rete di distribuzione
L'impianto di riscaldamento è dotato di una rete di distribuzione composta da delle tubature che trasportano l'acqua calda (o l'aria) prodotta dal generatore di calore ai terminali dell'impianto situati negli ambienti e nelle stanze da riscaldare. La tipologia di tubature che va a comporre la rete di distribuzione varia a seconda del tipo di impianto di riscaldamento che si vuole adottare e dalle particolari esigenze dell’utente. I materiali più usati per la rete di distribuzione di un impianto di riscaldamento sono il rame, l'acciaio, il polipropilene.
Tubature in rame
Le tubature in rame, grazie alla loro robustezza che le rende durature e performanti nel lungo periodo, sono molto richieste per la realizzazione di un impianto di riscaldamento ad uso domestico. Questa tipologia di tubature, grazie alle sue caratteristiche resistenti, garantisce ottime prestazioni e richiede poca manutenzione.
Tubature in acciaio
Per gli impianti di riscaldamento ad uso industriale, caratterizzati da grandi dimensioni, sono ideali le tubature in acciaio, poiché grazie alla loro forte resistenza meccanica sono in grado di resistere a pressioni molto alte.
Tubature in polipropilene
Un'alternativa molto diffusa per gli impianti di riscaldamento a pavimento sono le tubature in polipropilene, che offrono il vantaggio di essere molto flessibili e semplici da installare.
Distribuzione aria
Il riscaldamento ad aria consiste nell'uso di tecnologie che consentono di scaldare gli spazi interni attraverso la circolazione dell'aria.
Ci sono varie soluzioni possibili e, a differenza degli impianti di riscaldamento ad acqua, la principale distinzione è rappresentata dalla rete di distribuzione dell'impianto.
Le reti di distribuzione di un impianto di riscaldamento ad aria sono i componenti che trasportano l'aria calda prodotta dalla centrale termica verso gli ambienti da riscaldare.
Il sistema di distribuzione è costituito da condotte, bocchette, griglie e diffusori, che devono essere dimensionati e posizionati in modo da garantire un flusso d'aria uniforme e adeguato alle esigenze termiche degli utenti.
Le reti di distribuzione devono inoltre essere isolate termicamente per evitare dispersioni di calore e condense, e devono essere dotate di dispositivi di regolazione e controllo per ottimizzare il rendimento dell'impianto.
Un impianto di riscaldamento ad aria, quindi, non prevede terminali come termosifoni e serpentine a pavimento, ma bensì split, termoventilatori e condotte per la diffusione del calore.
Impianto di riscaldamento: terminali
In un impianto di riscaldamento, le componenti che trasmettono il calore nelle stanze e negli ambienti da riscaldare sono i terminali. I terminali possono essere di varie categorie a seconda delle caratteristiche e della loro struttura.
Termosifoni
Un tipo di terminale molto diffuso, soprattutto negli impianti di riscaldamento per le abitazioni, sono i termosifoni. Si tratta di un componente dell'impianto realizzato in acciaio, in ghisa o in alluminio, che contiene al suo interno l'acqua riscaldata dal generatore di calore. Sono le necessità dell'utente e le peculiarità dell'ambiente da riscaldare ad indirizzare la scelta del materiale dei termosifoni. Infatti, i termosifoni in ghisa sono più indicati per riscaldare le stanze di grandi dimensioni, mentre quelli in alluminio, in quanto leggeri, sono ideali per riscaldare ambienti di piccole dimensioni.
Pannelli radianti
L'impianto di riscaldamento a pavimento, così come quello a parete e a soffitto, sono impianti che possono essere caratterizzati da un sistema di tubature o di cavi elettrici.
Entrambe le soluzioni vengono appoggiate su dei pannelli radianti, che a loro volta sono posizionati al di sotto della superficie del pavimento, del soffitto o della parete.
Nei pannelli radianti composti da tubature scorre acqua calda a bassa temperatura che, per irraggiamento, riscalda l'ambiente in modo omogeneo.
Se per questo sistema di riscaldamento si adotta una pompa di calore come generatore di calore, i pannelli radianti offrono anche la possibilità di rinfrescare gli ambienti durante i periodi più caldi.
Infatti, la pompa di calore può far scorrere nelle tubature acqua refrigerata a 15-18°C.
In questo caso, i pannelli radianti assorbono il calore presente nei locali quando la temperatura dell'aria è maggiore della temperatura superficiale del pavimento.
Nel caso dei pannelli radianti composti da resistenze elettriche, invece, il principio di funzionamento è lo stesso, con l'unica differenza che non è l'acqua a trasportare il calore, ma l'elettricità.
L'elettricità, infatti, scorre attraverso i cavi che, surriscaldandosi, diffondono il calore.
Il sistema a pannelli radianti, quindi, permette di scaldare e raffrescare in modo omogeneo tutto lo spazio dell'ambiente, offrendo un alto grado di comfort termico.
Impianto misto
Un esempio di impianto misto è quello che combina diverse soluzioni di riscaldamento, e quindi di terminali, per soddisfare la richiesta di calore in base alle caratteristiche delle varie stanze. Così, è possibile installare i termosifoni in specifici ambienti della casa e il riscaldamento a pavimento, ad esempio, in altri. L'impianto misto è ideale per quel tipo di abitazioni caratterizzate da stanze che richiedono comfort termici differenti, che possono dipendere dalla loro struttura o dalle abitudini degli occupanti.
Ventilconvettori
I ventilconvettori sono dispositivi che, per emissione forzata, diffondono calore sottoforma di aria calda. Essi, infatti, hanno un piccolo motore elettrico che fa funzionare una ventola in grado di incrementare notevolmente la quantità di aria calda da introdurre nella stanza. In particolare, il ventilconvettore è una unità che funziona per ricircolo: l'aria del locale, infatti, viene aspirata dal ventilatore, attraversa il filtro per pulirsi dalle polveri, passa attraverso la batteria di scambio termico dove, per convezione forzata, scambia calore con l'acqua presente nel ventilconvettore e poi viene rilasciata. I ventilconvettori hanno il vantaggio di garantire una risposta rapida alla necessità di riscaldamento dell’utente. Grazie alla ventilazione forzata dell'aria, infatti, è possibile ottenere in pochi minuti la temperatura desiderata. Inoltre, per mezzo di un termostato, è possibile regolare la temperatura e la velocità di ventilazione con cui riscaldare ogni singola stanza. Infine, questo tipo di terminale è ideale anche per il raffrescamento estivo: è sufficiente far circolare acqua fredda all'interno della batteria di scambio termico.
Split
L'impianto di riscaldamento a split, conosciuto anche come condizionatore a compressione, è quello che si trova più comunemente in commercio e che viene installato nella maggior parte delle abitazioni.
Questo tipo di impianto normalmente è costituito da un'unità esterna, la pompa di calore, e da una o più unità esterne.
Nel caso in cui è presente una sola unità interna, allora si parla di un impianto di riscaldamento mono-split; mentre se sono presenti due o più unità interne si tratta di un impianto multi-split.
Quest'ultimo sistema, quindi, permette di collegare l'impianto di riscaldamento a più locali interni dell'abitazione, con il vantaggio di controllare separatamente la temperatura di ogni singolo dispositivo.
Termoconvettori
Il termoconvettore è un tipo di terminale che può essere alimentato ad acqua, elettricità e gas, il cui principale funzionamento è quello di emette aria calda.
I termoconvettori a gas sono più indicati per scaldare ambienti medio-piccoli, i termoconvettori elettrici e ad acqua, invece, per scaldare ambienti più ampi.
La maggior parte dei termoconvettori elettrici e a gas dispongono di una ventola a velocità regolabile che fa uscire l'aria calda dal dispositivo, agevolando così il riscaldamento del locale.
L'aria viene scaldata attraverso uno scambiatore alettato e viene introdotta nell'ambiente per effetto camino.
A differenza dei termosifoni tradizionali, i termoconvettori non hanno fluidi al loro interno e per questo, non andando incontro a problemi di congelamento, vengono installati nelle abitazioni di località montana.
Rispetto ai radiatori, invece, i termoconvettori sono più leggeri e riscaldano molto rapidamente.
Per questo rappresentano la soluzione migliore per quegli ambienti che non vengono occupati regolarmente o che necessitano di essere scaldati in breve tempo.
Tipi di impianto di riscaldamento
La scelta del tipo di impianto di riscaldamento è fondamentale, soprattutto se si vuole dare un apporto importante dal punto di vista del risparmio energetico e del benessere abitativo alla propria abitazione o edificio. L'installazione di un impianto di riscaldamento può avvenire durante la costruzione di una nuova casa, durante una fase di ristrutturazione, ma anche in sostituzione di un impianto di riscaldamento già esistente. Queste considerazioni, però, vanno fatte in base al tipo di impianto di riscaldamento che si desidera adottare per la propria struttura o abitazione.
Impianto di riscaldamento a pavimento
Un metodo efficace, adottato soprattutto a livello domestico, è l'impianto di riscaldamento a pavimento che, come già accennato in precedenza, si avvale di un sistema radiante, a pannelli.
A differenza del riscaldamento a battiscopa, questo tipo di impianto elimina l'ingombro e il sollevamento della polvere nella stanza,
e permette di appoggiare i mobili alle pareti senza che si deteriorino a causa della concentrazione dell'aria calda.
L'impianto di riscaldamento a pavimento è in grado di operare a basse temperature e si può installare sia con sistemi a tubature, sia con conduttori elettrici che svolgono le stesse funzioni.
Le serpentine, impiegate per l'emissione del calore, rendono efficiente questo tipo di impianto, che però richiede un termostato montato in ogni stanza.
Lo spegnimento totale dell'impianto, infatti, può compromettere i benefici economici che il suo corretto funzionamento è in grado di apportare:
con il riscaldamento a pavimento si può risparmiare fino al 25% dei costi in bolletta rispetto a un sistema tradizionale.
Impianto di riscaldamento a soffitto
Il principio di funzionamento di un impianto di riscaldamento a soffitto è simile a quello a pavimento:
si basa su pannelli radianti che emettono calore in modo uniforme per irraggiamento che, a differenza di quello a pavimento però, parte dall'alto della stanza e si dirige verso il basso.
Questo avviene perché, a differenza degli altri sistemi di riscaldamento, che trasmettono il calore per convezione, ovvero dal basso verso l'alto, il riscaldamento a soffitto trasferisce il calore per radiazione termica,
e cioè il calore passa dalle superfici più calde a quelle più fredde, dal corpo con temperatura più alta a quello con temperatura più bassa.
Il calore che viene dal soffitto, quindi, raggiunge le superfici più fredde delle pareti e del pavimento,
diffondendosi nella stanza e creando così una zona di calore omogenea che assicura temperature più confortevoli rispetto a quello fornite dai sistemi tradizionali di riscaldamento.
La rete di tubature che compone il sistema idraulico dell'impianto di riscaldamento viene collocato sulla superficie del soffitto e poi ricoperto dal controsoffitto, realizzato il più delle volte in cartongesso,
poiché un materiale eccellente per la trasmissione del calore.
Impianto di riscaldamento a battiscopa
Così come per il riscaldamento a parete e a pavimento, il sistema radiante viene installato anche nell'impianto di riscaldamento a battiscopa.
Anche questo tipo di impianto, quindi, funziona grazie a delle tubature in cui circola l'acqua calda proveniente dal generatore di calore.
I battiscopa che vengono impiegati per l'installazione e il funzionamento di questo tipo di sistema presentano dimensioni maggiori rispetto ai comuni battiscopa, proprio per poter contenere le tubature dell'impianto.
Inoltre, lungo la superficie presentano delle fessure per consentire la fuoriuscita di aria calda, che scalda prima le pareti e successivamente l'intero ambiente della stanza.
Per la realizzazione di un impianto di riscaldamento a battiscopa non sono necessari drastici interventi murari, ma sono sufficienti delle forature alle pareti in cui poter far passare le tubature dell'impianto.
Quindi, questo sistema di riscaldamento, a differenza di quello a pavimento, può essere installato in qualsiasi momento e non solo in caso di ristrutturazione o costruzione di una nuova casa.
Impianto di riscaldamento e raffrescamento ad aria
La climatizzazione ad aria è una tecnologia che sfrutta la circolazione dell'aria per riscaldare o raffreddare gli ambienti interni.
È una soluzione già ampiamente utilizzata negli edifici commerciali, ma sta conquistando anche il mercato residenziale, grazie ai suoi vantaggi in termini di comfort e risparmio energetico.
Riscaldare e raffreddare gli ambienti con l'aria è possibile con tecnologie specifiche, che devono essere scelte in base alle esigenze e alle caratteristiche dell'edificio.
Una delle soluzioni più diffuse è la pompa di calore aria-aria, che sfrutta il calore presente nell'aria esterna per riscaldare l'aria interna dei locali.
La pompa di calore aria-aria è composta da un'unità esterna e da una o più unità interne, chiamate split, che distribuiscono l'aria calda o fredda in tutti gli ambienti.
Un'altra soluzione è la caldaia a gas, che può essere utilizzata per riscaldare l'aria attraverso i ventilconvettori.
I ventilconvettori sono dei dispositivi che prelevano l'aria dall'ambiente, la riscaldano o la raffreddano con l'acqua prodotta dalla caldaia, e la distribuiscono nuovamente nell'ambiente.
Quando i ventilconvettori sono combinati alla caldaia o alla pompa di calore, l'acqua che circola all'interno è riscaldata a una temperatura inferiore rispetto a quanto avviene con i termosifoni,
il che comporta un minore consumo di energia.
La climatizzazione ad aria ha un vantaggio principale: la rapidità con cui riscalda e raffredda gli ambienti.
In breve tempo, infatti, sistemi come la pompa di calore o i termoconvettori possono garantire il comfort termico desiderato dall'utente anche in ambienti molto grandi.
Inoltre, se ben progettati e dimensionati, questi sistemi sono molto efficienti dal punto di vista energetico, e favoriscono la sostenibilità, soprattutto se si sceglie un generatore che sfrutta energia rinnovabile.
Impianto di riscaldamento a Trento: affidati a Studio Boni Maurizio
Studio Boni si concentra sulla progettazione impianti termotecnici a Trento e provincia, con una vasta gamma di servizi, tra cui la progettazione di impianti di riscaldamento.
Offriamo servizi di progettazione e valutazioni tecniche di impianti di riscaldamento tradizionali, a bassa temperatura e ad acqua calda, ma anche di impianti efficienti come quello di riscaldamento e raffrescamento ad aria.
Inoltre, ci occupiamo di impianti di riscaldamento centralizzati per la produzione di calore e corredati di sistemi di sicurezza.
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