Impianto antincendio a Trento e provincia
Indice
Un impianto antincendio è un sistema di apparecchiature idrauliche ed elettriche che eroga acqua o altri agenti estinguenti per far cessare un incendio.
Gli impianti antincendio sono obbligatori in molte strutture, tra cui edifici commerciali, edifici residenziali, scuole, ospedali e strutture industriali.
Gli impianti antincendio sono essenziali per la sicurezza di persone e proprietà: per questo richiedono test e interventi di manutenzione regolari, così da garantire il corretto intervento e funzionamento in caso di incendio.
Cos'è un impianto antincendio
L'obiettivo di un impianto antincendio è quello di individuare, avvisare, limitare e spegnere possibili incendi, o almeno ridurre gli effetti e la diffusione di incendi per proteggere le persone presenti, in uno spazio chiuso.
Per prevenire e contrastare gli incendi in vari contesti e livelli di pericolosità, è necessario individuare
e realizzare l’impianto antincendio più adeguato. Per questo, la prima distinzione da fare riguardante
gli impianti antincendio è quella tra sistemi di protezione attiva e sistemi di protezione passiva.
Sistema di protezione antincendio passivo
Nella categoria di progettazione antincendio passiva rientrano tutti quegli strumenti o dispositivi antincendio passivi che hanno la funzione di ridurre e confinare i potenziali danni causati da un incendio già in atto. In questa categoria si includono tutti i dispositivi composti da materiali resistenti al fuoco, chiamati in gergo tecnico “materiali inifughi”, che possono essere:
- Barriere antincendio;
- Porte e muri tagliafuoco;
- Armadietti, archivi e casseforti ignifughi;
- Sistemi di ventilazione e sistemi di aspirazione;
- Sistemi a pressione differenziale
Sistema di protezione antincendio attivo
Per quanto riguarda i dispositivi di protezione attiva, invece, questa categoria comprende tutte quelle apparecchiature che hanno un ruolo attivo nell'attività di estinzione di un incendio: dalla rilevazione e segnalazione dello stesso, fino alla progettazione e messa in atto di un piano di evacuazione del fumo e del calore.
Impianto antincendio: le diverse tipologie
Per quanto riguarda la progettazione di un sistema di protezione antincendio attivo, un impianto antincendio deve comprendere l’esistenza e l’installazione di diversi elementi, più nello specifico di: un sistema di rilevazione e segnalazione, un sistema di estinzione e spegnimento, che può essere manuale o automatico, e, infine, un sistema di evacuazione del fumo e del calore.
Impianto antincendio di rilevazione e segnalazione incendi
Un sistema di rilevazione incendi è progettato con lo scopo di rilevare diversi fattori di pericolo che possono indicare l’origine di un possibile incendio, come la presenza di fumo, di alte temperature o di fiamme. Questo sistema si compone di vari elementi, come:
- rivelatore;
- centralina di rivelazione;
- dispositivi di allarme;
- dispositivo di trasmissione allarme;
- alimentazione dell’impianto.
Quando si verifica un incendio, i dispositivi di rilevamento lo segnalano attraverso sistemi di allarme acustico e a illuminazione, e procedono con l’attivazione di una serie di meccanismi elettromagnetici. Questi meccanismi elettromagnetici consentono la chiusura delle porte tagliafuoco e delle serrande tagliafuoco presenti nelle condutture dell’aria, per poi procedere con l’apertura degli evacuatori di fumo e di calore utili a proteggere eventuali persone presenti all’interno della struttura.
Impianto antincendio di estinzione
Un impianto antincendio di estinzione può classificarsi a sua volta in:
- Impianto antincendio semifisso: viene azionato manualmente;
- Impianto antincendio fisso: viene azionato in modo automatico;
- Impianto antincendio speciale: può essere azionato sia manualmente che automaticamente
Impianto antincendio semifisso
Il funzionamento di un impianto antincendio semifisso è manuale e si avvale dell'acqua come agente estinguente per spegnere il fuoco.
Si tratta di dispositivo composto principalmente da idranti o naspi: dispositivi efficaci per combattere gli incendi.
Un impianto antincendio a idranti e a naspi è un sistema costituito da tubi e valvole che hanno il compito di fornire acqua ad una serie di idranti o naspi installati in tutta la struttura.
Non solo, gli idranti e i naspi possono essere utilizzati per combattere gli incendi anche con l'aiuto di estintori portatili o pompe antincendio e, solitamente, sono alimentati da una rete idrica pubblica o da un serbatoio d'acqua.
Questo tipo di impianti antincendio sono progettati per fornire una fonte d'acqua costante e ad alta pressione per combattere gli incendi.
Impianto antincendio fisso
Un impianto antincendio fisso, conosciuto anche con il nome di impianto sprinkler, utilizza l’acqua come mezzo estinguente per contrastare il fuoco e si attiva in modo automatico in presenza dell’incendio.
Questo tipo di impianto presenta degli ugelli, ovvero delle testine termosensibili che, al rilevamento di temperature elevate di calore, si aprono automaticamente facendo agire l’acqua direttamente nella zona colpita dall’incendio.
In un impianto antincendio fisso, l’acqua scorre attraverso una rete di tubature, interrata o a vista, e viene azionata tramite un sistema di rilevazione antincendio.
Gli impianti sprinkler possono presentare diverse tipologie di sistemi di rilevazione:
- sistemi a umido: viene utilizzata acqua in pressione come agente estinguente dell’incendio;
- sistemi a secco: viene utilizzata aria in pressione come agente estinguente dell’incendio. Gli impianti antincendio che utilizzano questo sistema vengono installati nelle strutture abitualmente soggette a basse temperature, come ad esempio le autorimesse. All’apertura degli ugelli, l’aria all’interno delle tubature subisce un abbassamento di pressione prima di fuoriuscire e di agire sulla zona soggetta alle fiamme;
- sistemi a preallarme: rifacendosi alla tipologia dei sistemi a secco, questo tipo di impianti vengono installati in quelle strutture dove è importante che l’intervento di estinzione non provochi troppi danni, come nel caso delle celle frigorifere, nei centri di elaborazione dati, librerie o archivi di documenti;
- sistemi alternativi: sono costituiti da un doppio sistema secco-umido: il sistema a secco, in quanto contenente aria compressa, viene azionato per i casi di incendio che si verificano nei periodi invernali; mentre, nei mesi restanti dell’anno, il funzionamento dell’impianto antincendio avviene tramite il sistema di rilevazione a umido.
- sistemi a diluvio: questo tipo di impianti non presentano testine termosensibili. Infatti, negli impianti antincendio con sistema a diluvio, l’agente estinguente è bloccato da una valvola la cui apertura è attivata da un sistema di rilevamento incendi esterno alla struttura, provocando la fuoriuscita d’acqua da tutti gli erogatori della rete. Il sistema a diluvio, infatti, è adatto per situazioni in cui il pericolo di fuoco è alto e si possono generare incendi molto estesi che necessitano di grandi volumi d’acqua per assicurare l’estinzione.
Impianto antincendio speciale
Per salvaguardare le persone e le proprietà da possibili incendi, esistono anche impianti antincendio speciali, denominati così perché impiegano sostanze estinguenti diverse dall’acqua e dall’aria per spegnere le fiamme. Questi sistemi possono essere attivati sia in modo manuale che automatico e sono composti da:
- sistema di estinzione a gas: questo tipo di impianto di estinzione utilizza il gas come agente estinguente. I gas più comunemente utilizzati sono l’azoto e l’anidride carbonica e risultano efficaci in quanto sono in grado di soffocare la combustione, impedendo che l’ossigeno raggiunga i materiali infiammabili e alimenti le fiamme.
- water mist system: questo viene anche chiamato impianto antincendio a nebbia d’acqua, poiché utilizza l’acqua in forma atomizzata per sopprimere l’incendio. Il water mist system è un sistema automatico che viene azionato da un sensore di calore o di fumo. Quando il sensore viene attivato, eroga acqua sotto forma di nebbia molto fine che raffredda le fiamme e interrompe la combustione. Il water mist system è più efficace degli impianti antincendio a sprinkler tradizionali perché la nebbia d'acqua è in grado di penetrare più facilmente nei materiali infiammabili e di raffreddarli più rapidamente. Inoltre, la nebbia d'acqua è meno dannosa per l'ambiente rispetto agli altri agenti estinguenti, come ad esempio il gas o la polvere.
- sistema di estinzione a schiuma: un impianto antincendio che presenta questo tipo di sistema utilizza come agente estinguente una miscela fatta di acqua e schiuma. I sistemi di estinzione a schiuma sono utilizzati per spegnere incendi che coinvolgono liquidi infiammabili: la schiuma crea una barriera tra il liquido infiammabile e l'ossigeno, impedendo così la combustione.
Impianto antincendio di evacuazione
In presenza di un incendio, un impianto antincendio di evacuazione ha l’obbiettivo di garantire che la zona della struttura frequentata dalle persone rimanga esente dal fumo e dal calore generati dal fuoco. Questo tipo di impianti possono essere classificati secondo il sistema di evacuazione che adottano:
- SENFC: sta per Sistemi di Evacuazione Naturale Fumo e Calore. Questi sistemi vengono collocati sulle pareti o sui soffitti delle strutture e sfruttano la semplice aspirazione naturale per espellere dall’ambiente chiuso il fumo e il calore.
- SEFFC: sta per Sistemi di Evacuazione Fumo Forzato e Calore. Questa tipologia di evacuazione consiste in sistemi di ventilazione meccanica che, attraverso l’utilizzo di ventilatori motorizzati, liberano l’ambiente chiuso dal fumo e dal calore generato dalle fiamme.
Impianto antincendio a Trento: affidati a Studio Boni Maurizio
L’obbiettivo che Studio Boni si pone con la prevenzione incendi è la sicurezza della vita umana e l’incolumità delle persone, nonché la tutela dei beni e dell'ambiente secondo i criteri applicativi uniformi del territorio nazionale.
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